Salina, la mia porzione di Mondo


Ho, forse, scoperto la mia attuale e piccola porzione di Mondo, quella dove rifugiarmi per ritrovare i pezzi di me che, a volte, perdo un po' per strada (vi capita?), ma anche energia e silenzi, quei meravigliosi silenzi che avvolgono i pensieri e li rendono più chiari.

Rigenerazione.

Tutti abbiamo bisogno di fuggire dall'ordinario per abbracciare lo straordinario, qualche volta. E, credetemi, lo straordinario può, anzi DEVE, essere semplicità assoluta.

La mia porzione di Mondo, quella della pace interiore e dei sorrisi senza motivo, quella del benessere e degli occhi chiusi per imprimere dentro colori ed emozioni, io l'ho trovata a Salina.

Arrivare verso di lei, scorgerla dall'aliscafo con i gabbiani che volano sulla costa e riconoscere i suoi angoli amati, crea tuffi al cuore.

Sembra di incontrare una persona amica che non si vede da tempo, e aver voglia di stringerla a sé. Perché alla fine penso sia un po' così... Salina aspetta i nostri ritorni.

Se, poi, a Salina devo scegliere uno scorcio specifico di beatitudine pura, dico Scario.

Scario, sì.

Il suo mare è verde smeraldo e, sul fondo, fanno capolino grandi massi tondi. Le onde, anche quando non c'è vento, si infrangono fragorose sulla costa e il loro canto, perché sembra proprio un canto da ascoltare con devota attenzione, risuona tra la vallata - rocciosa e dipinta con tocchi di natura selvaggia - e il porto.

All'orizzonte, Stromboli e Panarea sembrano salutare le barche che passano senza fretta.

La brezza scompiglia i capelli.

Il profumo di salsedine è intenso, e si attacca alla pelle.

Questo posto del cuore l'ho, finora, condiviso con poca gente o, addirittura, con nessuno. E quanto amo trovarmi in solitudine dinanzi a tanta maestosità!

E' il mio luogo, quello a cui affido anche i miei più intimi pensieri che, all'improvviso, sembrano leggeri come piume.


E' proprio un trovarsi di fronte ad un'emozione tangibile: il cielo che si tuffa tra queste isole, il mare che sembra danzare e ammaliare per richiamare fra le sue acque... cosa può essere importante se non quello che si staglia davanti agli occhi, che è così bello ed accogliente?

Questa immensità, questa poesia, questa totalità di vita, natura, suoni e profumi. Tutti insieme, tutti amalgamati alla perfezione.

Ecco dove vorrei essere tutte le volte che la vita sembra non lasciare tempo, tutte le volte che i problemi sembrano sommergere, tutte le volte che gli eventi pressano e la stanchezza incombe. Ecco dove vorrei essere tutte le volte che mi rilasso e immagino il luogo che culla il cuore. Ecco la mia piccola porzione di Mondo.

Perché qui, seduta gambe penzoloni sui gradini e tra gli schizzi delle onde, spinta dal vento carezzevole ma sempre un po' severo, con davanti questo mare verde smeraldo, le sue pietre tonde sotto, lo strapiombo maestoso e le altre isole, laggiù, che sembrano salutarmi, Salina sussurra che non esiste altro. Non per ora, almeno. Non quando si è in mezzo a tutta questa bellezza. E io ci credo.



In questo scorcio fiabesco sorge anche l'Hotel Santa Isabel, dove ho trascorso quattro fantastici giorni a giugno.

L' Hotel Santa Isabel si colloca alla perfezione nel contesto dell'isola, con il suo candido bianco e i suoi tocchi di azzurro in porte e finestre, nella tonalità dell'avio. Uno spettacolo per gli occhi.






La terrazza dell'hotel è a picco sul mare, un mare che regala alla vista colori davvero magici, con meravigliose tonalità che vanno dal blu più intenso al verde acqua.
Tra la vegetazione, che corre fino ai ciottoli della spiaggia arrivando tra le onde, volano gli uccelli, danzando sulle correnti del vento.
E' proprio davanti questa vista indimenticabile che, la mattina, viene servita la colazione, il momento più bello della giornata, impossibile da non sognare ad occhi aperti una volta tornati alla quotidianità. Ed è sempre qui che, al tramonto, si può fare aperitivo.






In dieci minuti a piedi si arriva al centro di Malfa, ricco di locali deliziosi e negozietti dove fare shopping.
Ma l'Hotel Santa Isabel ha anche un ristorante, dove pranzare o cenare con vista sulla scogliera rocciosa.

La stanza dove io e Gianluca abbiamo pernottato era su due livelli. Al piano terra un grande e luminosissimo salotto, con divano e tv, dal design perfettamente curato. Una porta finestra azzurra sembrava catapultarsi sul mare che avevamo di fronte, aprendosi su un terrazzino privato con due sdraio.
Percorrendo poche scale, sempre dai colori alternati bianco/azzurro, si arrivava al bagno con un'enorme doccia e alla camera da letto e alla sua finestra che affacciava sempre sul bellissimo mare di Salina.
Al piano di sotto anche un'altra camera singola che noi, per ovvi motivi, non abbiamo utilizzato.





Salina è porto, è poesia, è vento in faccia, è casa. E l'Hotel Santa Isabel è il luogo perfetto dove soggiornare per godere appieno di tutto quello che l'isola può offrire.

Hotel Santa Isabel
https://www.santaisabel.it/
Via Scalo, 12, 98050 Malfa ME
Telefono: 090 984 4018
Mail: info@santaisabel.it
(Potete prenotare su Booking con uno sconto di 15 euro utilizzando il mio codice: cliccate QUI)

Avevo già scritto di Salina l'anno scorso, qui. E ne scriverò nuovamente a breve, visto che ho in programma un'altra fuga.
Per le cose da fare vi rimando, quindi, anche all'articolo di luglio 2018.
Qui aggiornerò la mia personale guida con tutte le novità.

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GIORNO 1

Abbiamo nuovamente affittato lo scooter da Motonoleggio Merlino, visto ci eravamo trovati bene lo scorso anno. E non posso fare a meno che riconfermare la soddisfazione e consigliarlo. La famiglia Merlino è davvero meravigliosa!

Essendo arrivati a Salina dopo pranzo, abbiamo perso qualche ora tra l'affitto del mezzo e la sistemazione in camera.
Abbiamo avuto giusto il tempo di prepararci, metterci in sella al nostro scooter e correre a Lingua, per non perdere il primo aperitivo al tramonto, rigorosamente vista mare.
Abbiamo bevuto una birra da Alfredo (ne avevo parlato anche qui), che ce l'ha servita con pomodori secchi, olive, focaccia, mozzarelline e pesto di capperi.
La decompressione è iniziata da questo scorcio, guardando il sole che scendeva all'orizzonte, che crea strabilianti giochi di colore fra le isole e le onde, e prendendocela davvero comoda fino a sera inoltrata.



GIORNO 2

Dopo una bellissima e buona colazione nella terrazza panoramica del Santa Isabel, abbiamo deciso di andare a passeggiare fra i vicoli di Santa Marina. Siamo entrati in tutti i negozietti e acquistato qualche souvenir per, poi, risalire verso il centro dal caratteristico lungomare.



Dopo un pranzo a base di pane cunzato al Gambero Rosso (che vi consiglio di dividere, se siete in due, perché è davvero abbondante!), a Lingua, non poteva mancare una visita al Faro e al laghetto.



Nel pomeriggio, una veloce sosta in hotel per prendere una giacca (la sera sullo scooter può servire), e direzione Pollara (ne avevo parlato anche qui).
Abbiamo finalmente trovato la casa in cui è stato girato Il Postino con Massimo Troisi. Una vera oasi di pace e di bellezza che il proprietario mette a disposizione di chi ne vuole godere, lasciando aperto il cancello della proprietà. La vista sembra finta per quanto è bella, poche parole potrebbero descriverne i contorni, i colori e i profumi.
Sia in questo giorno sia nella nostra visita successiva (perché è difficile non tornarci, è un luogo in cui si lascia il cuore) non abbiamo trovato nessun altro visitatore e vi assicuro che viversi questo momento in solitudine regala un'emozione assoluta che si porta nei ricordi a vita.



Sempre a Pollara, il chioschetto L'Oasi proietta Il Postino ogni giorno alle 18.00. E' una di quelle cose da fare assolutamente se capitate qui: un momento davvero imperdibile. Noi, ovviamente, essendo lì a quell'ora non ce lo siamo persi. E ne abbiamo approfittato anche per fare aperitivo.
La sera abbiamo provato la pizza di Franco Manca, unica pizzeria in Italia della catena nata a Londra.

GIORNO 3

Imperdibile appuntamento con la colazione nella terrazza del nostro hotel Santa Isabel.
Fra un cornetto e un cappuccino abbiamo scelto come destinazione della mattina Rinella e la sua spiaggia nera, per concederci un tuffo e prendere un po' di sole. E' un posto che mi dona sempre una forte carica energetica: il porto, la spiaggia di quel colore così intenso, la roccia scavata, le barche e le abitazioni colorate dei pescatori. E' tutto così magico... quasi sospeso nel tempo! 
A pranzo siamo tornati - esattamente come l'anno scorso - da Paperò dove, stavolta, abbiamo assaggiato la famosa granita: io ho optato per i gusti gelsi e melone, una goduria. Il tutto rigorosamente accompagnato da brioche col tuppo!
(Info e foto su Rinella e Paperò anche qui)
Il pomeriggio lo abbiamo trascorso a Scario, la mia parte preferita di Salina.
Aspettavo il momento perfetto per dedicargli qualche ora, ed imprimere nel cuore ogni suo colore e ogni suo frammento, e così ho fatto.
Semisdraiata davanti al mare, onde fragorose sotto i piedi e vallata di fronte, Stromboli e Panarea sulla sinistra, mi sono regalata un momento tutto mio, a sorridere, a pensare e a scrivere sulla mia agenda di viaggio, ascoltando (se lo si sa ascoltare) il vento, che porta sempre saggezza.


Dopo tanta magia, non si poteva che aggiungerne altra.
E, così, siamo andati a guardare il tramonto su Pollara, dal punto panoramico in zona Semaforo: cielo, mare, vallata si abbracciano tra luci e ombre. Si vive una suggestione che lascia senza parole e, difatti, il silenzio intorno sembra quasi irreale. Se volete assistere ad un incantesimo, questo è il posto giusto. Il mondo sembra fermarsi per un tempo incalcolabile, l'enorme sole diventa sempre più piccolo e sembra sdraiarsi sulle acque per esserne inglobato, alla fine. E' un momento imperdibile e, credo, unico al mondo perché irripetibile in quei colori e con quell'orizzonte.


Per la cena siamo andati a provare la cucina di Villa Carla, a Leni, che una ragazza su Instagram mi aveva consigliato tempo fa.
E' stata un'esperienza davvero piacevole, per il palato ma anche per il rapporto umano e la gentilezza di Carla e del marito, e ci siamo trovati talmente bene che siamo tornati anche l'indomani...

GIORNO 4

In questo quarto e ultimo giorno, avendo ormai visitato tutta l'Isola, abbiamo deciso di tornare in alcuni posti e viverceli ancora un po' prima di ripartire.
Abbiamo trascorso la mattina passeggiando a Santa Marina e, poi, a Lingua, concedendoci un altro pane cunzato vista mare al Gambero Rosso.
Siamo, poi, tornati nel mio amato porto di Scario, dove era ancorata la nave cisterna. Inutile dire che sono rimasta per ore ad osservarla, ammaliata dal suo fascino.


Il pomeriggio lo scooter ci ha riportati a Pollara e alla Casa del Postino.
Amo la strada in discesa che, da Malfa, porta qui. Sembra di volare, se si aprono le braccia. Provate anche voi, regala un'immensa sensazione di libertà!
La sera siamo andati a trovare Lucie all'hotel Ravesi (ne avevo scritto qui) ed è stato davvero bello riabbracciare lei, fare aperitivo insieme e rivivere l'atmosfera di questo luogo dove, l'anno scorso, ci siamo trovati benissimo!


A cena, come anticipato prima, siamo tornati dalla signora Carla.
Dovete sapere che la ragazza che me l'aveva suggerito su Instagram aveva vantato, nel suo messaggio, un piatto in particolare: il coniglio. Io non lo mangio, ma Gianluca ne va ghiotto. La sera precedente non era in menù. Del resto, Carla non ne ha uno, ma elenca a voce i piatti del giorno, in base a quello che trova in pescheria e/o dal macellaio, tutto rigorosamente fresco e cucinato in giornata.
Per la serie: quello che c'è si mangia.
Non è un concetto di cucina che fa per tutti, specie se si vuole ampia scelta o se si è di gusti difficili. A me piace moltissimo perché mi diverte (amo le sorprese!) e, poi, adoro scoprire pietanze nuove!
Dicevo, la sera prima Gianluca ha chiesto la possibilità di provare questo famoso coniglio, cucinato da Carla secondo tradizione di famiglia. Carla ha fatto di tutto per trovarlo e, così, sentendoci telefonicamente per confermarne la preparazione, abbiamo ri-prenotato qui. Io ho avuto la possibilità di mangiare altre pietanze a base di pesce, buonissime. Gianluca ha, finalmente, avuto il suo coniglio (ben due porzioni a dirla tutta), e ha concluso questa vacanza a Salina pienamente soddisfatto!
Ps: se andate a Villa Carla ricordatevi di portare con voi un repellente anti zanzare. Io ho contato circa 40 punture d'insetto sulle gambe, al rientro. Inutile dirvi quanto abbia sofferto nei giorni a seguire. La casa è in aperta campagna ed è fondamentale proteggersi con uno spray apposito!




Su Instagram tante foto, emozioni a caldo, aneddoti e Stories che vedono protagonisti me e Gianluca.
Potete vedere il mio profilo cliccando QUI.
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Altre dritte, sempre su IG, sotto l'hashtag #MartaStreetSalina.
E altre foto sul profilo IG di GianlucaQUI!

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