Babington's Tea Room


A Roma, come in qualsiasi altro luogo, può capitare di passare svariate volte davanti ad una porta, osservarla, ma non varcarla mai - un po' per pigrizia, un po' per abitudine (perché tanto è sempre lì!), un po' perché si sbaglia mettendo a tacere quall'innata curiosità che vorrebbe conoscerne origini e segreti.

Questo è quel che mi è successo con Babington's Tea Room, prima che mi arrivasse l'invito per andare a scoprire i suoi tè, i suoi dolci e a la sua avvincente storia che, oggi, voglio raccontarvi.


Era il 1893 quando due signorine inglesi di buona famiglia arrivarono in città. 
Si trattava di Isabel Cargill - figlia del Capitano Cargill, fondatore di Dunedin in Nuova Zelanda -  e di Anna Maria Babington - discendente di Antony Babington, impiccato per aver cospirato contro la Regina.
A Roma Isabel e Anna Maria investirono tutti i loro risparmi (100 sterline) per aprire una sala da tè e di lettura per la comunità anglosassone. Per l'epoca un'idea simile rappresentava un vero rischio: in Italia non c'era ancora l'usanza di bere tè e quest'ultimo veniva venduto solo in farmacia, come medicinale.

Eppure.



Eppure la mossa risultò vincente e Isabel e Anna Maria possono, oggi, essere considerate due vere e proprie pioniere dell'imprenditoria femminile!

Inizialmente Babington venne aperta in Via Due Macelli e solo un anno dopo fu spostata a Piazza di Spagna, nella zona detta "ghetto inglese", proprio accanto la scalinata di Trinità dei Monti, in un lussuoso palazzo del '700 (dove tutt'oggi si trova). 
Vennero ristrutturate le stalle, decorate con gusto, e - in poco tempo - Babington diventò un punto di ritrovo per quei signori e quelle signore che potevano ristorarsi con una tazza di tè in un ambiente accogliente. 



Ma arrivò la I Guerra Mondiale, nel 1914, e mise a repentaglio il lavoro delle fondatrici e di tutti i dipendenti. 
Babington restò in piedi, nonostante difficoltà e sacrifici, ma sul finire della guerra - mentre l'Europa si risollevava - le cose per le due donne peggiorarono. 

Anna Maria morì e la fine più ovvia per la sala da tè, senza una fondatrice e provata da anni di stenti, sembrava la sua definitiva chiusura.

E' qui che entra in scena Annie - sorella di Anna Maria - che decise di prendere in pugno la situazione, investendo tutti i suoi capitali. 
Grandi cambiamenti furono attuati da Babington: venne rinnovato il mobilio, cambiati cuscini e tende, il tutto anche grazie all'aiuto di Dorothy - figlia di Isabel. 

Il locale si risollevò, come una fenice che risorge dalle ceneri, e tornò ad essere considerato un riferimento a Roma.

L'aneddoto più curioso è forse quello che risale al periodo fascista e alla II Guerra Mondiale. Nonostante la politica anti-inglese di Mussolini, Babington restò sempre aperta, con la sua insegna ben in evidenza. 
Il paradosso? 
Nella sala da tè convivevano gerarchi e uomini politici da un lato, che si incontravano nella prima sala, e antifascisti dall'altro - che entravano e uscivano dalla cucina per riunirsi nella terza sala -, a pochi tavolini di distanza gli uni dagli altri!

Quando nel 1944 morì anche Isabel, la gestione passò alla figlia Dorothy
I tempi cambiarono e così anche le esigenze dei clienti: furono introdotti nuovi piatti e Valerio, figlio di Dorothy, fece creare lo Special Blend, la prima miscela Babington. Sempre Valerio ideò quello che tutt'oggi è il logo della sala da tè: il gattino nero, a ricordare Mascherino, il micio che viveva da randagio in Piazza di Spagna la notte e sonnecchiava da Babington di giorno, come un vero e proprio gatto da salotto.

Chiara Bedini, pronipote di Isabel Cargill, ci ha accolte così, con questo racconto che rievoca tempi lontani e fa rivivere una vera avventura. Potevo non condividerlo con voi?



Oggi Babington offre una vasta scelta di piatti dolci e salati e propone miscele di tè e tisane particolari da degustare nell'elegante sala o acquistare nel Tea Shop all'ingresso.

La novità della stagione, il tè freddo, è da provare assolutamente! Chiara ci ha raccontato e fatto assaggiare alcune varietà (ogni bicchiere si accompagnava ad un dolcetto favoloso), e ci ha dispensato consigli su come prepararlo a casa, senza commettere gli errori più comuni. Se volete scoprirli anche voi, cliccate qui! Io ho da poco sperimentato il metodo "A Freddo" con il Tè Babington al Rabarbaro ed il risultato è stato ottimo! 


Per vedere le foto del blogger day da Babington cercate il mio profilo Instagram: @martastreet

Babington's Tea Room - P.zza di Spagna, 23

Tel. +39 06 6786027 +39 342 5370884
http://www.babingtons.com/ 




















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