#Lipari, un viaggio fra occhi, cuore e... pancia



Gente e luoghi che si attaccano al cuore. 
Questa è Lipari. Questo è stato il pre viaggio di nozze che io e Gianluca ci siamo regalati subito dopo il nostro Sì.
Chiamarla "vacanza" sarebbe riduttivo. 
Qui la gente diventa amica se solo si è disposti a fermarsi un momento e a smettere di correre.
Ci si innamora di ogni angolo, ci si perde in ogni scorcio di infinita bellezza.


Gli abitanti sorridono sempre (e per sempre intendo: sempre).
I ristoratori raccontano storie, esperienze, chiedono opinioni ai clienti senza sentirsi perfetti (anzi, tutto l'opposto) e offrono Malvasia e biscotti dopo pranzi e cene con pesce freschissimo e spettacolare. 
La scortesia n o n e s i s t e. 
I baristi danno idee su cosa fare dopo aver fatto sosta da loro. 
Sulle barche si ascoltano racconti di mare e capita che, se hai un po' paura dell'acqua alta e delle meduse, tutti ti diano coraggio per fare il bagno (perché non si può dir di no a quell'azzurro paradisiaco) passandoti un salvagente al quale aggrapparti per sentirti più sicura, mentre il figlio del proprietario del gozzo si tuffa e perlustra il mare con la maschera, per avvisarti in caso di meduse dispettose nei paraggi.
Qui i cani e i gatti non sono randagi ma amici di tutti gli abitanti dell'isola. Camminano felici con i loro collari ricevendo carezze e cibo.


Lasciare questo posto magico e incantevole non ha significato solo tornare a malincuore alla quotidianità e in una città piena di caos. Andare via ha voluto dire mettere di nuovo da parte una fetta di felicità e un po' di quel che si riesce ad essere solo in certi luoghi, pieni di bellezza e di rispetto e di leggerezza e di amore verso il prossimo.
La cosa più bella che ci siamo portati dietro, e dentro, è stata la voglia enorme, travolgente, vulcanica di cambiamento.


Lipari mi ha fatto ritrovare quella gentilezza innata e quella fiducia nel prossimo di cui, spesso, si viene privati pezzetto dopo pezzetto, nel corso della vita.
Basta poco per essere felici, qui:
questo mare, questa gente e lasciarsi cullare dagli eventi.
Beato chi ha la fortuna di passarci la vita.

Ecco, quindi, tutti i posti da non perdere, che fanno bene agli occhi, al cuore e... alla pancia.


Per arrivare a Lipari basta recarsi al porto di Milazzo ed imbarcarsi nel primo aliscafo disponibile. Il costo è di circa 15 euro a persona.
Un consiglio: se soffrite il mal di mare prendete posto al piano inferiore!
L'isola si raggiunge in circa tre quarti d'ora.



Giunti a destinazione abbiamo trovato ad attenderci la macchina dell'Hotel La Zagara.
La posizione della struttura è davvero strategica, in zona Canneto, quindi a due passi dalla spiaggia e dalla fermata dell'autobus, che porta in centro in meno di dieci minuti.
Nella sua semplicità, è davvero un incanto. La vista è meravigliosa, le camere pulitissime e dotate di ogni comfort (la nostra aveva un terrazzo gigante).
Ci siamo sentiti davvero a Casa. Le ragazze de La Zagara ci hanno regalato preziosi consigli, accogliendoci sempre con sorrisi e gentilezza, a qualsiasi ora. 
[Via T.Aurora, tel 090 9811064]



Per comodità abbiamo affittato uno scooter per l'intera durata della vacanza (20 euro tutta la giornata, 25 euro notte inclusa. I prezzi sono però soggetti a variazioni in base alla stagione). E' stato bellissimo poter fare il giro dell'isola più volte, scoprire angoli di mare pacifici e limpidi, spostarci a qualsiasi ora del giorno e della notte senza problemi e andare alla ricerca di nuovi scorci da fotografare. Gli autobus, in alta stagione, fanno servizio fino alle 2 del mattino ma è facilissimo sforare quando si passeggia per il centro, perdendosi fra profumi e colori che fanno fermare il tempo. Certo, si ha sempre la possibilità di usufruire dei taxi che, però, hanno delle tariffe davvero alte anche per brevi tratti.
[Noi ci siamo trovati benissimo da Giovanni, Noleggio Pit Stop by Famularo, che affitta non solo scooter ma anche auto, quad e Smart. Via Ten. M. Amendola, 42, tel. 090 9880344]






Una volta scoperto il Ristorante La Conchiglia non l'abbiamo più lasciato.
Si viene accolti da un bigliettino, appoggiato su ogni tavolo, che invita alla calma, con parole serene che cullano come le onde del mare e che mettono da subito in uno stato di relax.
Conosciuto il Sig. Stefano, dai modi gentili e dal sorriso contagioso, che racconta aneddoti di cucina, di barche e vento, di gente di passaggio, non si ha più voglia di andar via (non in tempi brevi, almeno).

E il primo pensiero che affiora è che anche il cibo ha un'anima e può ispirare poesia.
Il Sign. Stefano quasi ogni sera ci ha consigliato i suoi migliori piatti del giorno e ci ha deliziati con ottimo pesce e storie di vita. Prima di partire ci ha salutati con affetto, regalandoci parole bellissime.
[Via T.M.Amendola, tel. 090 9813119. Anche su Facebook]


Giovanni, con la sua barca, ci ha permesso di scoprire le bellezze del mare, raccontandoci aneddoti e leggende, chiamandoci nei giorni a seguire per sapere solo come stavamo e come stava proseguendo il nostro soggiorno a Lipari. 
L'esperienza di una gita sul gozzo è assolutamente da vivere, sia per ammirare le meraviglie che circondano Lipari, sia per arrivare alle spiagge che difficilmente possono essere raggiunte dalla terra ferma e per scoprire le altre isole Eolie. 
I Faraglioni, la Grotta Azzurra, la Grotta del Cavallo, la Piscina di Venere sono luoghi magici, spettacolari.
Abbiamo fatto sosta a Vulcano: incontaminata e selvaggia, con piccole oasi di sabbia nera, come la spiaggia degli Asini.
[Per contattare Giovanni e prenotare un'escursione sul suo gozzo, chiamare il 338 6105734]







Per pranzi o cene veloci, dopo un giro in centro, è consigliatissimo un salto da Gilberto e Vera:
panini giganti e deliziosi, materie prime di qualità, relax, prezzi economici e interno vintage che riporta indietro nel tempo.
[Via Garibaldi 22, tel. 0909812756]


Da provare anche Ristorante Filippino (dove abbiamo gustato dei freschissimi gamberetti di Nassa) prima di esplorare il museo di Lipari, e Kasbah Cafè, locale situato in un caratteristico vicolo del centro, che propone un menù con piatti legati alla tradizione ma rielaborati e personalizzati senza invadenza, utilizzando solo prodotti di stagione. Bellissima la location.
[Ristorante Filippino, P.zza Municipio, tel. 090 981 1002]
[Kasbah Cafè, Vico Selinunte n.45, tel. 090.9811075]




Per lo shopping, consiglio assolutamente La Casa Eoliana, di cui avevo già parlato qui e qui:
sono andata quasi ogni giorno a trovare Francesca, proprietaria nonché amica "virtuale" rivelatasi una persona stupenda, come già si evinceva dalle mail che ci eravamo scambiate nel corso di quest'anno.
La sua simpatia e il suo sorriso sono travolgenti, così come il profumo della sua Putìa che, non per essere di parte ma perché è pura verità, è la più bella dell'isola.
In ogni angolo si scopre un tesoro ed è assolutamente impossibile uscire a mani vuote. E' inevitabile portar via con sé una di quelle creazioni artigianali che sono non solo ben fatte, ma piene di energia e colori isolani.
[via Garibaldi 47, tel. 090 9880 532, mail: info@lacasaeoliana.it, anche su Facebook]



Andare a Lipari significa riscoprirsi, avere modo di riprendere in mano il proprio tempo, ascoltarsi e ascoltare gli altri, sorridere di più e guardare con occhi nuovi il bello che può esserci intorno.

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