El Empleo: Premio del Pubblico al Festival di Berlino


El Empleo, l'impiegato. 
L'impiegato dei giorni nostri, l'impiegato che è in ognuno di noi, l'impiegato che ripete ogni giorno i suoi movimenti, che percorre le stesse strade, che vive a ritmo dei soliti orari.
El Empleo è uno spaccato di pura realtà. Mostra la società in soli 6 minuti, contornando tutto con un silenzio che, paradossalmente, dice tutto.
Bastano le immagini a far scappare un sorriso amaro, di quelli che fanno annuire con la testa, che fanno pensare "Caspita, il mondo va proprio così!".
Persone al servizio di altre persone, persone che recitano costantemente un ruolo, ogni giorno, come fossero macchine ormai programmate.




El Empleo esaspera la vita, la estremizza: gli uomini hanno un uso, sono funzionali e servono alla quotidianità di qualcun altro. E così, nel cortometraggio, si potranno vedere uomini sedia, uomini tavolo, uomini semaforo, uomini ascensore.
Mai un sorriso, mai un movimento che non sia un trascinarsi lento.





Amaro, sì. Ma assolutamente da vedere, per riflettere:



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